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Un museo al mese - Parma

La sede della Gallria nazionale è il Palazzo della Pilotta, originariamente adibito ai servizi della corte, oggi è un monumentale complesso di edifici alla cui esecuzione lavorarono in tempi diversi numerosi architetti.
Il complesso deriva il suo nome dal gioco nobiliare della "pelota" che si praticava nei suoi cortili in particolari occasioni di rappresentanza.

Un museo al mese - Immagine Vuoi sapere cosa conserva al suo interno?

Per esempio:

Palazzo della Pilotta -

Sebastiano Ricci, Il ratto di Elena

Una bella dama rapita, un cavaliere agitato, soldati che fuggono e delle sirene che aiutano i barcaioli a salpare dal porto spingendo verso il mare la barca su cui viaggiano tutti personaggi del dipinto... ma certo è una storia vecchia! Anzi per meglio dire "mitica"!

Ai tempi  dell'antica Grecia si narra che Elena fosse la donna più bella del mondo. Il giovane principe troiano Paride si innamorò follemente di lei e la rapì, per portarla con sé nella sua città. Peccato però che Elena fosse già sposata con il re di Sparta Menelao e la storia d'amore ebbe un finale tragico: per vendicarsi del torto subito Menelao scatenò una guerra che distrusse la città di Troia, sottomettendola alla Grecia.

Colori brillanti, vivacità di gesti e movimenti sono "gli strumenti" utilizzati dal pittore Sebastiano Ricci per raccontare questa storia, in cui la pelle candida di Elena, i suoi riccioli d'oro intrecciati di perle e gioielli preziosi fanno risplendere tutta la sua famosa bellezza.

Ed ancora...

Palazzo della Pilotta -

Felice Boselli, Dipsensa con selvaggina

"Natura morta", come viene definito questo genere di dipinti, o natura "viva"?
In questa bella dispensa un sacco di cose buone fanno bella mostra di sé, come se fossero personaggi in posa, pronti per essere ritratti dal pittore piacentino Felice Boselli... ecco che compare un gatto, si proprio un gatto che indisturbato si sta facendo una bella mangiata di carne fresca.

Osservando meglio:

ecco che compaiono anche una colomba con una spiga nel becco e un porcellino d'india a caccia di cibo nella borsa sul pavimento. Ma che ci fanno lì dentro? Forse è per il loro significato simbolico poiché la colomba è portatrice di pace e il porcellino è segno di abbondanza e fertilità.

Magari con tutta questa parata di cibi, volatili, ortaggi, cacciagione e pollame, la testa mozza di un vitello, una punta di formaggio parmigiano e il grande orcio dell'olio o del vino, il padrone di casa ci vuole mostrare tutte le sue ricchezze, augurandosi probabilmente che tutta questa abbondanza non debba mai finire...

Un museo al mese - Immagine 3

A cura di Carla Campanini del Servizio educativo della Galleria Nazionale di Parma


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